Condizionatore o climatizzatore?

I due termini dovrebbero essere considerati a tutti gli effetti uno sinonimo dell'altro. Ma in pratica si stenta ad accettare tale equivalenza.
Il termine italiano condizionatore corrisponde all'inglese air-conditioner, apparecchio impiegato per il controllo dell'umidità, temperatura, purezza e circolazione dell'aria.
Mentre nella lingua inglese esiste un unico termine per indicare l'apparecchiatura in grado di creare condizioni di comfort ambientale, nell'accezione italiana si tende ad enfatizzare la possibilità di giungere ad una regolazione automatica della macchina tale da garantire una sensibile stabilità nel tempo delle caratteristiche dell'aria trattata ed un comfort generale dell'ambiente climatizzato (non esclusa la componente legata alla rumorosità).

Da qui il termine climatizzatore, per evidenziare la capacità della macchina, una volta impostate le condizioni desiderate, di autoregolarsi in maniera più sofisticata rispetto ad un normale condizionatore al fine di mantenere nel tempo condizioni stazionarie e confortevoli nell'ambiente.

 

Un buon climatizzatore non si limita a raffreddare un locale sottraendo calore dall'interno per scaricarlo all'esterno ma, garantisce, grazie a particolari ed evoluti filtri, la purificazione dell'aria togliendo gli odori, abbattendo eventuali sostanze solide presenti, eliminando particelle inquinanti presenti come virus e batteri, ottenedo, così, come risultato purezza e salubrità dell'aria.

Inoltre nel condizionamento dell'aria la deumidificazione è un processo associato alla diminuzione della temperatura dell'aria al di sotto di un determinato valore. L'aria calda e umida che viene raffreddata deposita parte dell'umidità che contiene sottoforma di piccole gocce d'acqua. Tale acqua viene convogliata opportunamente all'esterno attraverso una piccola tubazione.

Attraverso il funzionamento in pompa di calore un climatizzatore è anche in grado di provvedere al riscaldamento dell'aria.